“Esprimiamo viva soddisfazione per l’approvazione nel decreto fiscale dell’estensione dell’equo compenso a tutti i professionisti. Abbiamo sostenuto dal primo momento l’esigenza di una previsione trasversale dell’istituto, riferita a tutte le categorie professionali , diversamente da quanto prevedeva la prima formulazione dell’emendamento sul punto, presentato dal relatore al Decreto Fiscale. Questo è solo l’inizio del percorso che speriamo si concluda con ulteriori, adeguate norme, idonee a precisare la portata precettiva del principio generale introdotto nel provvedimento collegato alla manovra”.
Con queste parola Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa, commenta l’approvazione arrivata poche ore fa in Commissione Bilancio – con parere favorevole dal Ministero della Giustizia e e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – dell’emendamento che introduce nel nostro ordinamento il principio secondo cui la Pubblica Amministrazione e i cd. Grandi committenti debbano riconoscere un compenso equo a tutti i professionisti e non più solamente agli avvocati.
L’emendamento entra così nel testo del dl fiscale su cui si attende il voto definitivo dell’Aula di Palazzo Madama nelle prossime ore. “L’introduzione dell’equo compenso, soprattutto per le prestazioni di giovani ingegneri e architetti che vivono di libera professione, è determinante per evitare la guerra al ribasso dei prezzi delle prestazioni professionali e tutelare alcuni principi e beni costituzionalmente tutelati” prosegue Comodo.
“Ringraziamo tutti i Senatori e Deputati che, assieme alla Fondazione, hanno messo da parte le divisioni di Partito e hanno sostenuto nelle diverse fasi questa battaglia per il bene delle libere professioni, in particolarel’On. Chiara Gribaudo, il Sen. Mandelli, il Pres. Sacconi e il Presidente Matteoli. Non ci resta che sperare di continuare nella linea tracciata finora”.