Annunciata la costituzione dei comitati
IL FRONTE del «No» al referendum costituzionale di ottobre muove i suoi primi passi anche a Lucca. Il centrodestra, con un incontro a cui ha partecipato anche il senatore di Forza Italia Altero Matteoli, ha ribadito la sua netta contrarietà alle riforme della carta costituzionale proposte e approvate dalle sole forze che sostengono il governo Renzi. Ad affiancare Matteoli, nelle sue vesti di presidente della «Fondazione della Libertà», i consiglieri comunali Martinelli e Macera (Forza Italia), Fava e Buchignani (Alternativa Civica). «Un governo abusivo e mai eletto e con un parlamento pieno di transfughi — ha attaccato Martinelli — ha voluto cambiare la Costituzione. Verranno costituiti comitati in tutti i comuni per coinvolgere e spiegare alle persone tutti i guasti di questa riforma». Matteoli ha illustrato i tanti motivi per scegliere il «No» che sono una sorta di elezione politica.
«ABBIAMO deciso di dare vita ai comitati come stimolo ai partiti del centrodestra — ha chiarito —perché questa è una riforma senza democrazia che ha dato vita a un autentico pasticcio al Senato: una seconda camera è necessaria in tutti i paesi democratici e oltretutto l’abolizione è solo a metà. Renzi vuole dare alle Regioni, con persone non scelte dai cittadini, nuovi poteri. E non c’è risparmio di spesa: è demagogia pura. Inizialmente abbiamo appoggiato la riforma, ma il dibattito interno convinse Berlusconi a cambiare strada. Renzi sa comunicare bene, e ha a disposizione mezzi televisivi come mai nessuno, altro che Berlusconi, non ci sono casi analoghi in Europa, ma sono tagli che non incidono assolutamente sulle spese».
Senza considerare la legge elettorale alla Camera. «Quella va a braccetto con la riforma — aggiunge — il 22 per cento di chi vota può governare il Paese. Una minoranza esigua di elettori può diventare maggioranza. Ditemi se non è un rischio dittatura: dov’è finito il principio democratico? Qui si sacrifica la democrazia per una governabilità di facciata. Stiamo rischiando la democrazia: non pensate siano parole troppo pesanti». Disponibilità a impegnarsi da parte di tutti i consiglieri presenti. «E’ forse l’elezione più importante che affrontiamo — ha aggiunto Macera — e forse possiamo riuscire a mandare a casa chi sta facendo una costituzione e una legge elettorale a suo uso e consumo».
«NON TUTTI salgono sul carro dei vincitori (chiaro il riferimento a Fazzi e Leone, ndr) andando dietro il Pd avendo una storia diversa alle spalle — ironizza Fava —faremo tutto il possibile perché Renzi mantenga la promessa di andarsene».
Fabrizio Vincenti