10 aprile.”Il governo non adotti il decreto di messa in liquidazione della Societa’ Stretto di Messina fintanto che il Tar non si sara’ pronunciato sull’istanza cautelare avviata dal contraente generale Eurolink a seguito del suo recesso dal contratto per la realizzazione del Ponte. A seconda del pronunciamento del Tribunale amministrativo non si puo’ escludere che si rideterminino tra le parti le condizioni per la fattibilita’ dell’opera”. Lo chiede in un’interrogazione parlamentare rivolta al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, il senatore del Pdl Altero Matteoli. “Ho sempre creduto che il Ponte – aggiunge Matteoli – sia un’opera necessaria per la Sicilia, per l’Italia e l’Europa e chePonte, Matteoli a Monti: No liquidazione della Societa’ Stretto di Messinaper il Meridione che soffre piu’ di altri contesti la grave crisi economica che attraversiamo. Il nostro progetto prevedeva la costruzione del Ponte attraverso capitali privati da ricercare sul mercato ed un limitato esborso pubblico distribuito nei sette-otto anni previsti per i lavori”. Se quindi esiste “anche una sola possibilita’ per non abbandonare il progetto bisogna percorrerla – conclude – da qui il mio pressante invito all’attuale governo di lasciare al prossimo esecutivo, nel pieno delle sue funzioni, ogni decisione politica e programmatica sulla questione”.