22 agosto. “Non e’ possibile che al Pdl si chieda solo senso di responsabilita’, come se la questione che coinvolge Silvio Berlusconi fosse privata e individuale. Il Pd non puo’ ritenere di lavarsene le mani con un atteggiamento finto pilatesco ancorato al facile tema della legalita’. Qui sembra si voglia piuttosto abbattere un avversario attraverso una sentenza, ossia con un’ arma estranea al libero gioco democratico”. Lo afferma in una nota il senatore del Pdl Altero Matteoli, presidente della Commissione Lavori Pubblici di palazzo Madama. “E non e’ possibile che duecento parlamentari del Pdl, di cui cento determinanti al Senato, non siano presi in considerazione quando auspicano una soluzione, possibile e prevista dalla Costituzione, che consenta al loro leader storico di continuare a guidarli – aggiunge -. Non e’, inoltre, accettabile che provvedimenti richiesti a piu’ riprese, e che sono a base del programma di governo, come l’ Imu e l’ Iva, ancora latitino e non siano stati definiti. Ritengo urgente e necessario, pertanto, che da un lato il Capo dello Stato, a cui non sfugge la gravita’ della situazione, assuma nella sua autonomia e responsabilita’ un atto risolutivo che faccia uscire il Paese dall’ impasse, privilegiando la politica alta ad un attendismo davvero inspiegabile e, dall’ altro, il premier Letta dia una svolta all’ azione del governo sui temi economici che non possono essere disattesi o ancora una volta rinviati – sottolinea Matteoli -. Se queste due aspettative non dovessero realizzarsi, il Pdl non potrebbe, a mio sommesso giudizio, proseguire il percorso comune con il Pd. Non renderebbe un servizio al Paese ma agevolerebbe soltanto un disegno che, in questi giorni appare piu’ chiaro, ha preso le mosse quando qualcuno a destra decise colpevolmente e irresponsabilmente di rompere l’ alleanza di centrodestra nata nel lontano 1993. Vorrei poter essere smentito dai fatti ed i fatti sono in mano a chi li puo’ realizzare”.