3 ottobre 2012. ”Passera dica se vuole realizzare il Ponte sullo Stretto o se vuole, invece, cancellare con un colpo di penna il lavoro preparatorio svolto dal governo Berlusconi dopo lo stop impresso inopinatamente all’opera dal governo Prodi. Il ministro non si nasconda dietro le decisioni dell’Ue ne’ del Cipe che e’ un organo composto prevalentemente da membri dell’esecutivo. Fare o non fare il Ponte e’ una decisione politica, bisogna decidere se realizzare o meno un’opera che serve allo sviluppo del Meridione, all’Italia e all’Europa, il ministro quindi si assuma le sue responsabilita’. Nella decisione dell’esecutivo dovrebbe pesare in modo decisivo, visto l’attuale ciclo economico, che il manufatto si realizza con fondi privati e che le risorse pubbliche (1,3 miliardi da spendere in sei, sette anni rispetto ad un intervento da 8 miliardi) servono per le opere a terra sulle coste siciliana e calabrese importanti e necessarie su quei territori anche senza il Ponte”. Lo dichiara il senatore del Pdl, Altero Matteoli, ex ministro delle Infrastrutture.